My Name Is Adil

Girato tra la campagna marocchina e Milano, il film racconta la storia vera di Adil, un bambino che vive nella campagna del Marocco con la madre, i fratelli e il nonno capo-famiglia. È un mondo povero, dove fin da piccoli si lavora per ore nei pascoli, gli adulti possono essere rudi e studiare è un privilegio per pochi. Adil sa che restare in Marocco significa avere un destino segnato, quello dei giovani pastori invecchiati precocemente che vede intorno a sé. Stanco delle angherie dello zio e del ristretto orizzonte che si vede davanti, il ragazzino a 13 anni decide di raggiungere il padre, El Mati, emigrato da anni in Italia per lavorare e mantenere la famiglia. Andarsene, però, è anche una frattura, una separazione dolorosa dalla propria storia, dai propri affetti e dalla comunità.
Il film accompagna lo spettatore nel percorso del protagonista adolescente alla scoperta di un nuovo mondo: l’Italia non è il paese delle città favolose e della ricchezza facile sognata nell’infanzia, ma offre ad Adil la possibilità di studiare, vivere nuove esperienze e costruire nuovi legami.
Il cerchio si chiude quando Adil, ormai adulto, dopo dieci anni di assenza dal Marocco, ritorna nel suo paese, alla riscoperta delle proprie radici: il viaggio lo aiuta a intrecciare i fili della sua storia e della sua identità, perché “solo se conosci da dove vieni, puoi sapere chi sei”.

 

PREMI E RICONOSCIMENTI:

2016

– Vincitore della sezione “Open Frontiers” – Ventotene Filmfestival
– Vincitore della sezione “Best Arabic Movie” – Alexandria Mediterranean Filmfestival
– Vincitore della sezione “Migration and coexistence” – Religon Today Filmfestival di Trento
– Vincitore come “Best Feature Film” – Miami Indipendent Festival – Monthly edition

2017

-Vincitore prix des Cine Clubs: Tangiers international Film festival

PARTECIPAZIONE A FESTIVAL NAZIONALI E INTERNAZIONALI

– 26° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, Milano (Italia)
– 32° Mediterranean Countries Film Festival, Alessandria (Egitto)
– 2° Arabisches Film Festival, Tubingen (Germany)
– Arusha African Film Festival, Antigua (Stato di Antigua and Barbuda, Caraibi)
– 16° Beirut International Film Festival, Beirut (Libano)
– Diamond in The Rough Cut – Indie Film Festival – Bristol, Pennsylvania (U.S.A.)
– 9° Edizione Film Festival del Garda, San Felice del Benaco (Italia)
– 3° Edizione Immigration Film Festival – Washington D.C. (U.S.A.)
– 2° Independent Film Festival, Miami (U.S.A.)
– 5° MICGENERO – Muestra International de Cine – Città del Messico (Messico)
– 5° Religion Today Film Festival, Trento (Italia)
– Long Beach Indie Film Festival (U.S.A.)
– The Royal African Society’s Annual Film Festival, Londra (UK)
– 19° Festival Internacional de Cine – Icaro, Città del Guatemala (Guatemala)
– I Filmmaker International Filmfestival Marbella, Marbella (Spagna)
– 18°Tangier International Film festival ( Marocco ) – ( 3-11 Marzo 2017 )

NOTE DI PRODUZIONE

Un Film di : Adil Azzab, Andrea Pellizzer, Magda Rezene
Attori: tutti non professionisti, con la partecipazione del fratello minore di Adil, Hamid Azzab, nella parte del protagonista a 13 anni
Finanziamenti: crowdfunding e il contributo di professionisti del settore che hanno creduto nella validità del progetto
Shooting: da febbraio 2013 a dicembre 2015
Dotazione tecnica per le riprese: 2 macchine fotografiche e 2 cavalletti …e basta!
Produzione: Imagine Factory
Distribuzione: Unisona

La storia che c’è dietro: La realizzazione del film, a budget zero e prodotto in modo indipendente, è una storia nella storia: Adil Azzab, immigrato dal Marocco quando aveva 13 anni, e Magda Rezene, nata in Italia da genitori eritrei, si incontrano in un Centro di Aggregazione Giovanile milanese, prima come utenti e poi come volontari. Nel 2011 i due giovani vengono coinvolti come accompagnatori in un campus di formazione rivolto ad adolescenti in condizioni di svantaggio, l’obiettivo del corso è di fornire conoscenze multimediali e valorizzare la propria storia tramite la fotografia e il videomaking. Adil e Magda scoprono così la passione per il cinema e la fotografia. La sera, Adil racconta come è arrivato in Italia: il suo modo di narrare, diretto e vissuto, colpisce Andrea Pellizzer, professionista della comunicazione in veste di formatore del campus. Nasce così l’idea di realizzare un lungometraggio sulle difficoltà dell’emigrazione dalla prospettiva di un ragazzino.
Adil e Magda partono per il Marocco: è la prima volta che il giovane torna nella sua terra d’origine dopo tanto tempo. Sulla base del montaggio di quel primo girato, parte un crowdfunding: “Sarebbe la prima volta che un ragazzo che non sa niente di cinema arriva in un altro paese, impara a fare un film e racconta la sua storia”.

Con queste parole Gabriele Salvatores, interpellato dai due giovani aspiranti registi, sostiene il progetto del film indipendente “My name is Adil” ancor prima del primo ciak ufficiale. Con i fondi raccolti, l’associazione Imagine Factory, fondata per proseguire il lavoro con gli adolescenti attraverso gli strumenti della multimedialità, mette insieme una crew e il film si fa, con l’aggiunta di Andrea Pellizzer alla regia.
Quella di “My name is Adil”, e del progetto che ha permesso di realizzarlo, è una storia unica ed esemplare insieme, che ci parla della capacità di credere nei propri sogni, del significato dell’accoglienza e delle possibilità generative dell’incontro con gli altri.

Nell’ambito di un evento speciale dedicato al pubblico ed al mondo della scuola e delle associazioni
In programmazione

Martedì 24 e Mercoledì 25 ottobre ore 20.00

Biglietti disponibili anche online


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